IMMAGINAZIONE CONSAPEVOLE COME DIVENTARE UNA MONTAGNA Questa meditazione mette in gioco l’immaginazione: non con pensieri casuali, come quelli di un sogno a occhi aperti, ma centrati intenzionalmente nel momento presente. Allargare l’immaginazione ci aiuta a sviluppare la sensibilità. La nostra immaginazione consiste nell’abilità di creare un’immagine mentale di qualcosa che non è percepibile attraverso i cinque sensi. Può essere l’immagine di una situazione futura che ci spaventa, e in questo caso l’immaginazione amplifica la nostra ansia. Oppure qualcosa che vorremmo con tutto il cuore che accadesse, e qui stiamo nutrendo un’illusione (se questo non si verificherà) o perlomeno un preconcetto. Tuttavia, è possibile usare l’immaginazione in maniera consapevole, allo stesso modo in cui possiamo usare consapevolmente i nostri sensi. Il nostro sognare a occhi aperti non ha in sé generalmente la consapevolezza, poiché implica di perdere il contatto con il presente e di assopirsi in un limbo mentale. Invece di lasciar vagare l’immaginazione, puoi concentrarti sul presente, come hai già fatto con la meditazione dell’amorevole gentilezza (vedi pagg. 138-141). Nelle pagine seguenti troverai una meditazione pensata per radicarti al momento presente, non attraverso un’esperienza sensoriale ma attraverso un’esperienza immaginaria specificamente scelta: quella di diventare una mo ntagna. Stabile e radicato Una montagna è stabile, maestosa e immune ai capricci del tempo: questa meditazione aiuta a trovare dentro di te la forza e la stabilità di una montagna. Ti ricorda che ogni tempesta interiore che incontri – così come il tempo in montagna – non è in stretta connessione con l’essenza del tuo essere. Uno dei motivi per cui è diventata così comune nella pratica della mindfulness è che rimanda alla posizione seduta, sia in termini di postura che di forma (è facile immaginare la testa come la cima e le braccia e le gambe come i pendii). Sviluppare la nostra immaginazione è importante, perché è su questa che si fonda l’empatia, cioè la capacità di immaginare come ti sentiresti nei panni di qualcun altro. Un pensiero empatico, come la meditazione della montagna, è un esempio di come il potere dell’immaginazione possa essere focalizzato verso una specifica intenzione. «L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo.» Albert Einstein (1879-1955) SOLIDO COME UNA MONTAGNA Così come una montagna è impassibile ai cambiamenti del tempo, anche noi possiamo imparare ad affrontare con equanimità pensieri e sentimenti, positivi e negativi. IL POTERE DELL’IMMAGINE Per comprendere il potere delle immagini mentali, dobbiamo solo pensare alla memoria: visualizzando un avvenimento, ci è più facile richiamarlo alla mente quando serve. Il fatto di concentrarsi su un oggetto immaginario è usuale nella meditazione. VISUALIZZAZIONI I principali tipi di visualizzazione utilizzati nella meditazione sono: ■ Concentrarsi su un oggetto immaginato, come una stella o un tramonto ■ Concentrarsi su una scena immaginata, per esempio un lago tranquillo. Questo aiuta a calmare la mente e ad affievolire le inquietudini ■ Immaginare di essere qualcos’altro, come una montagna o un uccello. Questo può aiutare a trovare le qualità interiori attraverso il potere della metafora ■ Immaginare la realizzazione di un evento futuro. Molti usano questa visualizzazione creativa, per motivare se stessi. LA MEDITAZIONE DELLA MONTAGNA STEP BY STEP Immagina la montagna con tutti i dettagli che desideri. Ma ricorda che l’ambientazione è meno importante rispetto al potere che può avere accogliere la montagna dentro di te. Una volta immaginato di essere diventato la montagna, visualizza, con minor precisione, ciò che potresti vedere sulle montagne davanti a te. DIVENTARE IL PAESAGGIO La tua immaginazione ti dà la possibilità di diventare ciò che desideri; prova queste esperienze come alternativa alla montagna. Il sé diventa un corpo acquoso. Le intemperie increspano la superficie; le profondità rimangono imperturbate. Meditazione del lago Le foglie frusciano nel vento ma il tronco e i rami non si piegano mai. Puoi immaginare i tuoi problemi come foglie che cadono, innocue, sul terreno. Meditazione degli alberi Mettiti comodamente seduto su una sedia, tenendo la schiena dritta. Appoggia le mani sulle cosce o sulle ginocchia. Tieni i piedi poggiati sul pavimento. Chiudi gli occhi. 1 Respira consapevolmente per un minuto o due. Potresti immaginare la tua mente piena di cielo, il mondo in cui la tua montagna abiterà. 2 Immagina che di fronte a te ci sia una montagna. Cerca di immaginarla nel modo più dettagliato possibile. Immagina che nella parte inferiore ci siano verdi pendii, con boschi di conifere; e che più in alto ci siano le rocce, con i loro anfratti, e ancora più in alto, verso la cima, neve e ghiaccio. 3 Nella tua mente evoca la solida presenza della maestosa montagna, ben radicata a terra. Trattieni questa immagine per qualche minuto. Ora immagina di portare dentro di te la montagna fino a diventare tu stesso la montagna. 4 Immagina di essere la montagna: immobile e tranquilla anche quando il tempo cambia, anche con le intemperie, che passano attraverso di te. Osserva il variare del tempo dalla tua inespugnabile roccaforte di roccia, ghiaccio e neve. 5 Osserva tutti i tuoi turbamenti e le emozioni che suscitano, come fossero parte delle perturbazioni metereologiche della montagna. Osserva le turbolenze senza coinvolgimenti e senza giudizio, con fiducia in te stesso. Quando sei pronto, immagina di diventare di nuovo te stesso, portando con te la forza della montagna, come parte del tuo kit di abilità per interagire con il mondo. 6 A PROPOSITO DELLA PRATICA Come la pratica dell’amorevole gentilezza (vedi pagg. 138-141), questa meditazione sviluppa il tuo potere immaginativo, importante nelle relazioni e per la creatività. Favorisce la stabilità mentale ed emotiva e aiuta ad accedere alla propria forza interiore. Può essere di aiuto per i principianti che all’inizio hanno difficoltà a mantenere la posizione seduta. Benefici Pratica di tanto in tanto per variare la tua pratica di mindfulness, oppure ogni volta che senti tensioni o quando devi affrontare un’impresa difficile. Frequenza 20 minuti circa è l’ideale, ma puoi allungare la pratica. Durata