TESTIMONE SILENZIOSO ATTENZIONE SENZA GIUDIZIO La mindfulness consiste nel prestare piena attenzione al momento presente, senza giudizio. Ma cosa significa esattamente? E perché dovrebbe sorgere il giudizio quando ci stiamo concentrando, per esempio, sul nostro respiro o sulle nostre sensazioni? Immagina di stare meditando, concentrandoti sul respiro che entra e che esce dal corpo. In posizione seduta, rivolgi l’attenzione alla pressione esercitata dal bordo della sedia contro la parte inferiore della coscia. Quella pressione è lì ogni volta che stai su quella sedia per mangiare o per scrivere una lettera, ma di solito non te ne accorgi, semplicemente non te ne curi. Portare questa sensazione sotto i riflettori della coscienza – e trattenerla – è un esempio pratico di cosa significa prestare una consapevole attenzione al momento presente. Pensieri e sentimenti vaganti In pochi riescono ad avere un pieno controllo dei propri pensieri. In poche parole, le nostre menti tendono a vagare. Quindi, mentre stai in posizione seduta, concentrato sulle sensazioni della tua coscia, è possibile che tu abbia delle distrazioni. Alcune verranno dall’esterno, per esempio il rintocco di un orologio o il campanello suonato dal postino; altre sorgeranno dalle tue preoccupazioni. Frammenti di pensieri o di emozioni emergeranno inaspettatamente da quel caleidoscopio che è il tuo inconscio. Talvolta saranno piccole banalità, per esempio il pensiero di dove puoi aver lasciato le forbici, o a che ora devi andare a riprendere tua figlia; talvolta stati di ansia che non riesci a riconoscere o emozioni più impegnative, come la rabbia o la paura. A volte i pensieri arriveranno da soli, ma spesso saranno accompagnati dalle emozioni. Se ti dici “Non voglio che in questo momento nella mia testa ci siano questo pensiero o questa emozione, stanno rovinando la mia prima pratica mindfulness”, stai formulando un giudizio. Nella pratica mindfulness non bisognerebbe mai dare giudizi del genere sui pensieri o sui sentimenti che si affacciano alla mente. Ma allora come dobbiamo trattarli? Dobbiamo semplicemente prendere coscienza della loro presenza, osservare cosa ci suscitano, ma poi riportare la nostra attenzione sulle sensazioni fisiche – in questo caso, il respiro o la pressione della coscia – non farci coinvolgere dai pensieri o dai sentimenti, ma lasciarli andare. Questa è la mindfulness in azione. METÀ TEMPO Gli studi hanno dimostrato che la nostra mente, per circa la metà del tempo che passiamo da svegli, è “distratta”. FERMARSI PRIMA DEL GIUDIZIO Come mettere in pratica il non-giudizio? Immagina questa situazione: il tuo fratello ribelle verrà a farti visita nel fine settimana. Sai che devi parlare con lui per cercare di aiutarlo a modificare il suo atteggiamento. Prima del suo arrivo ti dedichi alla meditazione mindfulness, ma la tua concentrazione viene interrotta dai pensieri, che innescano emozioni, che a loro volta portano a reazioni-giudizi. Nella pratica mindfulness semplicemente prendi atto della presenza dei pensieri e delle emozioni: non reagisci né ti aggrovigli con il giudizio. PENSIERO EMOZIONE GIUDIZIO “Mi chiedo come posso iniziare la conversazione” Ansia per un impegno difficile Decidere di limitare la conversazione “Sta rendendo difficile perfino inziare a parlare” Insofferenza Decidere di rimandare a un’altra occasione “Che cosa potrebbe dire?” Apprensione Decidere di non lasciarsi coinvolgere “L’ultima volta che abbiamo parlato non sono stato sincero” Fastidio verso se stessi per non aver detto ciò che si aveva intenzione di dire Pensare di non dover essere tanto duro verso se stesso “Sta attraversando un brutto momento” Preoccupazione per il benessere del fratello Chiedersi se ha bisogno di aiuto LIBERARSI DAL GIUDIZIO Mentre stai praticando, la tua coscienza subirà inevitabilmente l’interferenza delle sensazioni. È buona cosa saper riconoscere questi visitatori (evidenziati in grassetto nelle nuvolette in basso), ma resisti alla tentazione di formulare giudizi su di loro (in grigio nelle nuvolette). Questi interrompono la tua meditazione portandoti solo verso altri pensieri indesiderati.