Cosa c’è che va in te?
Kabat-Zinn esaminò le nostre principali fonti di stress e di disagio. Prese in considerazione le sfide della vita moderna, così come problemi più antichi come la scarsa autostima. Tuttavia, la sua attenzione era orientata non tanto su “cosa c’è che non va in te?”, quanto su “cosa c’è che va in te?”. Dimostrò che, spostando l’attenzione dagli elementi negativi a quelli positivi, possiamo liberarci da pensieri e sensazioni debilitanti, spesso causa di problemi di salute.
Lavorare sulla depressione
In breve tempo, gruppi di terapeuti e ricercatori cominciarono a integrare il metodo MBSR con le terapie psicologiche esistenti, in particolare con la Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT). Questa forma di terapia, pensata per aiutare persone affette da depressione acuta, si fonda sull’idea che i pensieri, le sensazioni e gli stati d’animo siano interconnessi. I pensieri e le sensazioni negative possono intrappolarci in un circolo vizioso che il terapeuta cerca di rimuovere suddividendo grandi problemi in piccole parti, e mostrando poi in che modo cambiare questi modelli di pensiero per sentirsi meglio. La combinazione tra CBT e MBSR è chiamata Terapia cognitiva basata sulla mindfulness (MBCT) e diversi studi ne hanno dimostrato l’efficacia, soprattutto nel ridurre la ricaduta nella depressione.