Rilassato non vuol dire consapevole
Nonostante la situazione di relax e il tuo proposito di dedicarti un po’ di tempo in tranquillità, durante questa mini vacanza la tua mente è ancora in modalità “fare”, dove un pensiero se ne porta dietro un altro, trascinandoti con sé. Alcuni di questi pensieri sono riflessioni, altri sono decisioni da prendere, ma non c’è ancora consapevolezza in tutto questo. Il tuo pilota automatico potrebbe essere in folle e persino trarne giovamento, ma resta comunque un pilota automatico.
Consapevolezza senza scelta
La modalità mentale alternativa al “fare” è quella dell’“essere”. Ti preoccupi del lavoro mentre fai colazione, ma non ti biasimi per questi pensieri o perché stai spostando la tua attenzione al futuro (“Sono tre giorni o quattro?”). Ti sposti, piuttosto, in modalità “essere”. Dirigi la tua attenzione al qui e ora, osservi i pensieri senza fartene trascinare. Porti la consapevolezza verso te stesso e a ciò che senti. Puoi lentamente lasciare andare la modalità “fare” ed entrare in quella “essere” (la bussola) che ti renderà consapevole della tua reale direzione.
I SEGNALI DELLA MODALITÀ “FARE”
Agiamo in modalità “fare” ogni volta che semplicemente non “siamo”. I seguenti esempi ti aiuteranno a riconoscere alcune categorie della modalità “fare”.
Chiederti se hai detto o fatto la cosa giusta.
GIUDIZIO
Pensare a ciò che succede, o che è successo, e chiedersi cosa invece “sarebbe dovuto” succedere.
Pensare che dovresti essere più tollerante, intraprendente o produttivo.
AUTOCRITICA
Assumere una posizione critica nel dialogo interiore con te stesso, rimproverandoti per i tuoi errori.
Decidere se tornare a casa, andare al negozio o andare a trovare un amico.
PROBLEM-SOLVING E SCELTA
Capire cosa fare e le possibili conseguenze.
Arrabbiarti con il tuo vicino e chiedersi come abbia potuto essere tanto scortese.
FARSI TRAVOLGERE DALLE EMOZIONI
Farsi completamente travolgere dalle emozioni e riviverle.
Ripensare all’ultima volta che ti sei divertito tanto o ricordare una serata romantica.
RICORDARE
Tornare con la mente al passato, che sia con ansia, rammarico, piacere o qualsiasi altra emozione.
Chiedersi se a una festa ci sarà da mangiare, o se l’assicurazione ti coprirà se si dovessero rompere gli occhiali.
SPECULARE
Proiettarci mentalmente nel futuro, che sia con ansia, speranza o con piacevole aspettativa.
Protestare di fronte a qualcuno che dice una bugia o abbracciare qualcuno che inizia a piangere.
REAGIRE
Reagire d’istinto piuttosto che fermarsi a riflettere sul da farsi.
MINDFULNESS IN PRATICA
Ken A. Verni
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