Una casa non è solo un guscio vuoto. Certo, è meno importante delle persone che la abitano, ma è comunque un ambiente in cui facciamo molte scelte. La mindfulness dà importanza alle scelte, quindi personalizzare la tua casa può essere un ottimo esercizio, oltre che una scelta saggia. Dal momento poi che la mindfulness nutre la nostra ricettività, potremmo sentire il bisogno di rendere l’ambiente che ci circonda più attraente e confortevole, e trarne beneficio. Puoi anche vedere il nutrire la casa come un atto di generosità, per dare piacere a coloro che la abitano.
La casa fisica, come una persona, è vulnerabile: ha i suoi malanni, le sue inclinazioni e i suoi stati d’animo. Se stai vivendo consapevolmente prenderai nota di queste cose e risponderai con atteggiamento positivo. Ogni miglioria che metti in atto – dal lavare le tende al sistemare una porta che cigola – ti dà l’opportunità di vivere pienamente il momento, di sperimentare nuovi attrezzi e materiali, e di poterti immergere in attività diverse rispetto a quelle solite. Una casa, come un giardino, richiede una cura costante, ma non deve interferire con le altre attività della tua vita.
Vita domestica
In una famiglia felice – che sia quella formata da una coppia o da amici che condividono la stessa casa – la consapevolezza di vivere insieme qualcosa di nuovo può portare a un senso di eccitazione dovuto sia alle nuove scoperte che si fanno sia al fatto che la relazione ne trae beneficio.
Se ci sono bambini è ancora più piacevole, soprattutto perché non hanno ancora avuto il tempo di intrappolarsi negli automatismi. Condividere questa esperienza con loro e abituarli alla consapevolezza li rende più empatici e fornisce una base solida per la loro crescita.