Idee e realtà
Costruiamo la nostra idea di felicità generalizzando sui dettagli: quindi, per esempio, pensi di essere felice perché hai una moglie amorevole, un buon reddito, una buona salute e così via. In questo processo di generalizzazione, ti allontani dalla realtà e dal presente. Mindfulness è un termine applicato alla consapevolezza cosciente dell’esperienza presente, senza giudizio. Per estensione, ci esorta a non rimanere troppo attaccati al concetto di felicità.
Oltre la felicità
Di fronte all’inquietudine, la pratica della mindfulness ti porta a creare uno stretto contatto con questo sentimento. Mentre ascolti il tuo disagio, il concetto di felicità svanisce. E svanisce anche la domanda che ti ha reso inquieto: vale a dire, il problema è che ti manca un obiettivo più elevato o che non sei felice quanto credevi di esserlo? Anche questo è estraneo all’esperienza del presente. Sono solo parole, e il tuo disagio va al di là delle parole. Effettivamente, le parole possono peggiorare la tua inquietudine aggiungendo un senso di confusione.
La pratica della mindfulness ti permette di stare con te stesso, e di non rimanere intrappolato nel “come dovresti essere” – basato solo su ciò che è esterno a te – creando così uno spazio nel quale può emergere l’autentica felicità.
Attraverso la meditazione mindfulness, la domanda “Qual è il senso della mia vita?”, si dissolve appena scopri che puoi essere in pace con la tua mente, nel momento presente. Con il tempo e la pratica, l’accettazione, l’empatia e la compassione iniziano a fluire da quel punto fermo che è il sé. Inizi a comprendere che il disagio si manifesta perché non riusciamo ad accedere a quella risorsa di nutrimento interiore, potenzialmente disponibile a tutti. E quando tu stesso lotti per reagire, è perché guardi alla tua vita da una prospettiva sbagliata. Se invece la guardi per quella che è, e con consapevolezza, la vita ha senso in se stessa, un senso che si diffonde anche a coloro a cui porti i tuoi preziosi doni. Pratichiamo la mindfulness non per diventare qualcosa di speciale, ma perché siamo già qualcosa di speciale.