TRA TALENTO E DURO LAVORO

SEI PREDESTINATO AL SUCCESSO?

Gli psicologi ci dicono di alimentare i nostri punti di forza, i dirigenti di lavorare sodo.
Ma c’è una via di mezzo tra il talento innato e l’automiglioramento? La cosa migliore da fare è non sottovalutare nessuno dei due aspetti.

Gemelli musicisti 
Uno studio del 2014, condotto dalla neuroscienziata svedese Miriam Mosey, ha riscontrato che in oltre 1000 coppie di gemelli monozigoti il talento musicale, in termini di orecchio e senso del ritmo - abilità presa in considerazione anche da Ericsson -, era solo in minima parte influenzato dalla pratica: in un caso, nonostante 20.000 ore di esercizio in più, la differenza tra i due fratelli non era sostanziale. Certo, la pratica aiuta a migliorare alcune competenze tecniche, tuttavia lo studio sui gemelli dimostra che sia la genetica sia la pratica influiscono sul talento musicale. 

Il potere del flusso 
Come si diventa bravi in qualcosa? Non è tutto merito dei geni e della pratica. Il trucco sta nel trovare il “flow”, ovvero il “flusso”. 
Il concetto rimanda al modello di felicità PERMA (vedi pp. 48- 51). Uno studio americano del 2013 distingue tra la nozione di “piacere”, cioè il bisogno di cercare gratificazione, e di “coinvolgimento”, ossia la tendenza a perderci in uno stato di totale assorbimento rispetto all’attività che stiamo svolgendo. Ecco cos’è il flusso. 
Ma è anche una strada per il successo: la ricerca afferma che le persone a caccia del piacere erano inclini a distrarsi, mentre quelle coinvolte mostravano una maggiore grinta (vedi pp. 64-65) e resistenza, oltre ad ambire a traguardi più alti. Secondo Martin Seligman, il talento e la pratica incidono sulle nostre abilità allo stesso modo: la reale differenza sta tra il “talento”, innato e indiscusso, e i “punti di forza”, che possiamo coltivare. La pratica non ci renderà mai perfetti se alla base non c’è un’attitudine che ci sostiene. In questi casi la cosa migliore è circondarsi di validi collaboratori che compensino le nostre mancanze (vedi pp. 74- 75). Dedicarti alla tua passione e trovare il flusso ti permetteranno di mantenere la motivazione necessaria. Così facendo, riuscirai a sviluppare al massimo le tue qualità.

NATI PER ESSERE FELICI?

Lo psicologo Martin Seligman sostiene che il nostro livello di felicità - imprescindibile per esprimere a pieno il nostro potenziale - si può riassumere nella seguente formula:


H = S + C + V


H (“happiness”, felicità): la durata della nostra felicità dipende da tre fattori. 

S (“set range”, quota fissa): la predisposizione ereditaria a stati depressivi o meno, da cui dipende il 40/50% dei tuoi livelli di felicità e che funge da “bussola emotiva”. Le tue scelte determinano se a prendere il controllo saranno le emozioni positive o quelle negative. 

C (“circumstances”, circostanze della vita): il fatto di vivere, oppure no, in un paese democratico del primo mondo, con una forte rete di sostegno e la possibilità di ridurre al minimo le situazioni e i sentimenti negativi. 

V indica i fattori che dipendono dal nostro controllo volontario: le azioni, le scelte, le decisioni che compi ogni giorno determinano il tuo livello di felicità.

SUCCESS
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