SOGNI D’ORO

SCONFIGGERE L’INSONNIA

Stress e insonnia sono un circolo vizioso: restiamo nel letto con gli occhi sbarrati e ci innervosiamo perché non riusciamo a dormire.
Se fai fatica a riposare bene la TCC ti offre delle soluzioni.

Le famose otto ore
Tutti pensiamo che otto ore di sonno siano l’ideale, ma in realtà varia a seconda della persona (vedi sotto). Uno studio del 2015 pubblicato su Sleep Health propone una “tabella del sonno”.
Fai attenzione alla qualità e alla quantità del sonno: sei ore di sonno profondo ristorano più diotto ore di sonno irregolare. Di solito, se abbiamo accumulato stanchezza nelle notti precedenti, abbiamo bisogno di dormire di più.

Sonno perso
Come confermato da uno studio finlandese del 2007, la mancanza di sonno si accumula. Una brutta nottata non fa male a nessuno, ma tre o quattro consecutive aumento i livelli di cortisolo e la pressione sanguigna: stare svegli troppo a lungo provoca un debito di sonno. Recuperare la stanchezza non è semplice, ma se hai fatto tardi qualche sera di seguito, per esempio per consegnare un lavoro, puoi risolvere il problema andando a letto presto. Se invece soffri di insonnia cronica, dovresti prendere provvedimenti (vedi pagina successiva).

DI QUANTE ORE HO BISOGNO?

La maggior parte delle persone ha bisogno di dormire più di quanto faccia. La tabella mostra le ore di sonno di cui in media si ha bisogno per dare il massimo.

Se hai molto da fare, dormire ti renderà più produttivo.

TCC per l’insonnia
Lo scopo della TCC è di migliorare l’umore e ridurre l’ansia andando ad agire sui pensieri e sui comportamenti.
La TCC per l’insonnia è raccomandata dalla American Academy of Sleep Medicine e si basa sull’idea che andare a dormire generi ansia.
La Restrizione del sonno, la Terapia del Controllo dello Stimolo (vedi accanto), insieme all’igiene del sonno (p.163), aiutano chi soffre di insonnia.

Chiedere aiuto
Se nessuna di queste tecniche funziona, consulta un medico: potresti avere un disordine del sonno o un disturbo di salute che deve essere curato.
I sonniferi perdono efficacia col tempo e provocano assuefazione: i medici di solito li prescrivono solo per due-quattro settimane.
Sconfiggere l’insonnia richiede tempo e determinazione, ma con la pazienza e grazie ai metodi qui descritti riuscirai a dormire meglio.

QUALE SPECIE SEI?

Quando ti senti al meglio? Secondo i ricercatori del sonno Michael Smolensky e Lynne Lamberg, le persone rientrano in uno dei gruppi qui sotto. I colibrì fanno tardi la sera e si alzano presto, ma tendono ad accumulare stanchezza. Se sei un gufo o un’allodola assicurati di dormire abbastanza.

70% colibrì, non hanno orari e sono flessibili.

10% allodole, danno il massimo la mattina.

20% gufi, danno il massimo la notte.

PROBLEMI DI FONDO

Le cause dell’insonnia sono molte: mediche, psicologiche o contingenti (come il fuso orario o un turno di lavoro). Pensa alle peggiori notti in bianco che hai passato e identifica i fattori di stress che ti possono aiutare a trovare soluzioni a lungo termine.

Insonnia iniziale: difficoltà a prendere sonno, spesso legata all’ansia (pp. 204-207).
Insonnia centrale: risvegli nel cuore della notte, può essere associata a una malattia, al dolore o alla depressione (pp. 202-203).
Insonnia terminale: sveglia troppo presto, spesso legata alla depressione (pp. 202-203).

CONTROLLO DELLO STIMOLO

Secondo uno studio pubblicato nel 1998 sul Behavior Modification journal e un altro del 2006 realizzato dall’American Academy of Sleep Medicine, la Terapia del Controllo dello Stimolo è il trattamento più efficace contro l’insonnia cronica. Per riuscire davvero ad addormentarsi, occorre andare a letto solo quando si ha sonno:

1 Resta sveglio fino a quando non ti viene sonno. Ricorda che la stanchezza e il sonno non sono la stessa cosa: quando sarà il momento ti verrà da sbadigliare e ti sentirai gli occhi e la testa pesanti.

2 Non guardare l’ora, se c’è un orologio in camera nascondilo o toglilo, metti il cellulare dove non puoi vederlo.

3 Se dopo 15-20 minuti sei ancora sveglio, alzati. Esci dalla camera e fa’ qualcosa di noioso o rilassante, come leggere o praticare una tecnica di rilassamento. Evita gli apparati elettronici, inclusa la televisione.

4 Resta in piedi finché ti torna sonno, poi vai a letto senza controllare l’ora.

5 Ripeti i passaggi finché non ti addormenti.

6 Alzati ogni mattina alla stessa ora, indipendentemente da quanto hai dormito. (Ancora una volta non curarti dell’ora, usa la sveglia sul telefono.) Così abitui il corpo alla routine e le notti successive dovresti dormire meglio.


CALCOLA L’EFFICACIA DEL SONNO

Chi soffre di insonnia deve migliorare l’efficacia del proprio sonno, ovvero ridurre il numero di ore che trascorre a letto con gli occhi sbarrati. Per calcolare la tua devi fare:

ore di vegliaore trascorse a letto
x 100 = efficacia del sonno in percentuale

Ad esempio, se trascorri sei ore sveglio e nove ore nel letto l’efficacia del tuo sonno è del 67%. Secondo la Restrizione del sonno l’obiettivo è arrivare all’85% in modo che quasi tutto il tempo trascorso a letto sia di sonno.

STRESS
STRESS
Diane McIntosh, Jonathan Horowitz
Una guida preziosa per capire cos’è lo stress e imparare ad affrontarlo e trasformarlo in energia positiva in ogni ambito della vita: lavoro, studio, amore, questioni finanziarie, relazioni sociali. Basandosi su ricerche all’avanguardia, questo libro aiuta a identificare le cause di stress nella nostra vita e a liberarci dagli schemi mentali, offrendoci soluzioni pratiche, semplici ed efficaci da applicare ogni giorno. Diane McIntoshLa dott.ssa McIntosh è assistente clinico universitario presso la Facoltà di Psichiatria dell’Università della British Columbia, Canada. Conduce un’intensa attività clinica privata, oltre a dedicarsi alla formazione di medici connazionali e internazionali, soprattutto nell’ambito dell’appropriatezza prescrittiva in psichiatria. Il suo interesse clinico-scientifico si concentra sui meccanismi neurobiologici del tono dell’umore nei disturbi d’ansia. Fa parte del consiglio direttivo del CANMAT (Canadian Network for Mood and Anxiety Treatments). Tiene anche una rubrica sulla salute mentale per The Huffington Post. Jonathan HorowitzPsicologo clinico e terapeuta cognitivo certificato, il dott. Horowitz è specializzato nel trattamento dei disturbi d’ansia. Ha contribuito a progetti di ricerca finanziati dal governo canadese nell’ambito dello stress e dell’ansia, dell’abuso di sostanze e in progetti di psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Come clinico ha esperienza decennale nel trattamento dei disturbi d’ansia. È fondatore e direttore del San Francisco Stress and Anxiety Center, che fornisce programmi di gestione dello stress e dell’ansia a individui, coppie e organizzazioni.