FARE IL GIOCOLIERE

STRESS E MULTITASKING

Quando hai troppe cose da fare, sei tentato di affrontare tutto insieme. Ma la scienza conferma che questo atteggiamento rischia di aumentare lo stress e farti sentire meno efficiente: meglio affrontare una cosa alla volta.

Lascia andare qualcosa
Analizzando i cervelli di alcuni soggetti intenti a classificare degli stimoli, il neuroscienziato Earl Miller ha dimostrato che è fisicamente impossibile concentrarsi su più di una o due cose alla volta.
Nel multitasking spostiamo la nostra attenzione da un compito a un altro, cosa che, secondo lo psichiatra Edward Hallowell, “riduce la qualità del lavoro, perché viene ignorato per alcuni millisecondi alla volta”. Questo fa sì che il multitasking ci rallenti:

■ Secondo uno studio italiano del 2010 i soggetti che svolgono più cose insieme sono meno produttivi e fanno più errori.
■ Uno studio inglese del 2005 ha dimostrato che il multitasking riduce temporaneamente il QI dei soggetti di 15 punti, mentre lo stress percepito aumenta dal 40 al 100%.
■ Uno studio americano del 2006 rivela che durante il multitasking abbiamo difficoltà a usare le informazioni che assorbiamo: i soggetti che dovevano imparare qualcosa mentre seguivano le note su uno spartito avevano difficoltà ad applicare le nuove conoscenze a contesti diversi.
Stando alla scienza, quando hai molto da fare, occuparti di una cosa alla volta aiuta a finire prima. Il multitasking funziona se uniamo un compito mentale a uno fisico, perché si usano parti diverse del cervello (vedi in basso a destra). Per esempio sarà difficile scrivere un’email e parlare al telefono, ma se pieghi la biancheria e parli al telefono, il tuo cervello non subisce stress.

“Multitasking” positivo
Se hai difficoltà a concentrarti, giocherellare con qualcosa è un tipo di multitasking positivo.
Oggi, molti compiti risultano stressanti anche perché ci obbligano a stare immobili, mentre ricerche recenti mostrano che il movimento ha un ruolo importante nel processo del pensiero. Uno studio inglese uscito su The Lancet sostiene che scarabocchiare aiuta la concentrazione e allevia lo stress perché attiva le reti neurali che favoriscono le attività cognitive.
Uno studio americano del 2013 riporta che gli oggetti con cui giochiamo meccanicamente, tipo graffette o palline antistress, aiutano il cervello a regolare gli effetti dello stress come la noia e l’indecisione. In breve: usare il multitasking per troppi compiti stressanti aumenta lo stress. Ma se scarabocchi o giocherelli per aumentare la concentrazione o unisci lavori di intelletto ad altri manuali, stai già facendo tutto il multitasking possibile.


29%

Parlando di multitasking rilassante, uno studio inglese del 2009 rivela che nel test sulla memoria i soggetti che scarabocchiano ottengono un punteggio più alto del 29%.


40%
Uno studio americano pubblicato nel 2001 sul Journal of Experimental Psychology dice che con il multitasking si è più lenti del 40% nel risolvere i problemi.

Per fare grandi cose servono due cose: un piano e troppo poco tempo

Leonard Bernstein
compositore e direttore d’orchestra

STRESS
STRESS
Diane McIntosh, Jonathan Horowitz
Una guida preziosa per capire cos’è lo stress e imparare ad affrontarlo e trasformarlo in energia positiva in ogni ambito della vita: lavoro, studio, amore, questioni finanziarie, relazioni sociali. Basandosi su ricerche all’avanguardia, questo libro aiuta a identificare le cause di stress nella nostra vita e a liberarci dagli schemi mentali, offrendoci soluzioni pratiche, semplici ed efficaci da applicare ogni giorno. Diane McIntoshLa dott.ssa McIntosh è assistente clinico universitario presso la Facoltà di Psichiatria dell’Università della British Columbia, Canada. Conduce un’intensa attività clinica privata, oltre a dedicarsi alla formazione di medici connazionali e internazionali, soprattutto nell’ambito dell’appropriatezza prescrittiva in psichiatria. Il suo interesse clinico-scientifico si concentra sui meccanismi neurobiologici del tono dell’umore nei disturbi d’ansia. Fa parte del consiglio direttivo del CANMAT (Canadian Network for Mood and Anxiety Treatments). Tiene anche una rubrica sulla salute mentale per The Huffington Post. Jonathan HorowitzPsicologo clinico e terapeuta cognitivo certificato, il dott. Horowitz è specializzato nel trattamento dei disturbi d’ansia. Ha contribuito a progetti di ricerca finanziati dal governo canadese nell’ambito dello stress e dell’ansia, dell’abuso di sostanze e in progetti di psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Come clinico ha esperienza decennale nel trattamento dei disturbi d’ansia. È fondatore e direttore del San Francisco Stress and Anxiety Center, che fornisce programmi di gestione dello stress e dell’ansia a individui, coppie e organizzazioni.