LO STRESS DI ESSERE GENITORI

RASSERENARE LA VITA DOMESTICA

Diventare genitori è meraviglioso, ma senza dubbio è anche stressante. Vogliamo che i nostri figli si sentano sereni e al sicuro, ma questo è un processo che inizia quando siamo sereni noi per primi.

I bambini stanno bene?
I bambini hanno bisogno di genitori che diano loro amore, sostegno e disciplina e per farlo devono saper comprendere i sentimenti dei figli, ma secondo uno studio americano del 2012, non siamo bravi come pensiamo.
I ricercatori hanno studiato famiglie con figli “a sviluppo tipico”, cioè senza problemi di salute o di apprendimento, tra i 4 e gli 11 anni, rilevando che i genitori sottostimavano le preoccupazioni e il nervosismo dei figli, sopravvalutandone invece l’ottimismo e tendendo a dare per scontato che i sentimenti dei figli coincidessero con i propri.
Le cose da ricordare sui figli sono principalmente due:

1 I nostri figli sono entità separate e diverse da noi.

2 Essere piccolo è più stressante di quanto sembri.

Non bisogna dare per scontato che i bambini stiano sempre bene, almeno finché non si comportano male; o che comportarsi male sia sintomo di rabbia e disobbedienza, anziché di ansia. Tieni presente le paure dei tuoi figli e se si comportano male chiediti se potrebbero essere sotto stress, anziché solo capricciosi.

Fai un passo indietro
L’amore è fondamentale in una famiglia, ma può anche offuscare i tuoi sentimenti.
Stando alla scienza, i genitori molto empatici verso i figli potrebbero non essere buoni educatori. Uno studio americano del 2014 ha rilevato che le madri più empatiche nei confronti dei figli avevano anche una reazione fisiologica maggiore a sentirli piangere. Devono quindi controllarsi, perché i genitori empatici, se sotto stress, tendono a ricorrere a una disciplina più rigida (vedi a destra).

MANTIENI LA CALMA

Adori i tuoi figli, ma fai fatica a restare calmo quando fanno i capricci? Non sei l’unico: uno studio olandese del 2013 ha rilevato che i genitori con risposte emotive forti al pianto dei figli tendono anche a reazioni esagerate e alla disciplina ferrea. Troppa empatia può causare una reazione negativa e stressante:

STRESS DEL FIGLIO


Il genitore empatizza con lo stress del figlio

Il genitore riconosce lo stress ma non lo interiorizza

Il genitore si stressa a sua volta

Il genitore rimane relativamente calmo

L’autocontrollo del genitore cede per la pressione

Il genitore riesce a giudicare meglio

Il genitore urla al figlio

Il genitore reagisce in maniera più costruttiva

Se ti fai carico dei sentimenti dei figli come fossero i tuoi, perdi la capacità di educarli. Ricorda che tuo figlio non è te, e che devi insegnargli a gestire i sentimenti negativi.

Sii un esempio
Genitori e figli hanno bisogno di confini emotivi adeguati. Non esagerare nella reazione a uno stress di tuo figlio: aiutarlo a gestire le sue emozioni è un approccio più utile ed efficace. I bambini hanno bisogno non solo di empatia, ma anche di un esempio di umore più sereno.

La mancanza di sonno
Tutti apprezziamo una bella notte di sonno (pp. 162-165), anche se a volte con i figli piccoli diventa impossibile. Ma come dice la psicologa e antropologa Gwen Dewar: “Il risentimento, le riflessioni e le preoccupazioni di non essere efficienti il giorno dopo non aiutano”. I sentimenti negativi ostacolano il sonno anche quando potresti dormire rendendoti più irritabile con i figli, che a loro volta tendono a dormire peggio.
Uno studio americano del 2010 ha rilevato che il modo migliore per assicurare un buon sonno a un neonato è comunicargli la “disponibilità emotiva materna/paterna” all’ora di andare a letto, cioè fargli sentire che ha la piena attenzione della madre o del padre, che sono sensibili ai suoi sentimenti. Quando tuo figlio ti tiene sveglio, la strategia migliore è avere pazienza e accettare il fatto che ci vorrà del tempo per farlo dormire.

Preoccupazioni di soldi?
A volte è la responsabilità di genitori a stressarci, ma altre siamo solo persone stressate che per caso sono anche genitori. Il nostro stress di fondo ha un impatto sui figli e sul modo di relazionarci con loro. Secondo un articolo del 2015 della University of Minnesota, molti studi confermano che i genitori in difficoltà economiche tendono a prendere i capricci dei figli più sul personale: quando per esempio il bambino non mette a posto i giochi, lo vivono come una provocazione, anziché una distrazione o dimenticanza.
Lo stesso articolo afferma che i genitori possono proteggere i figli dallo stress da soldi dimostrando loro grande affetto e spiegando chiaramente la situazione. La sfida è più complessa di così, ma è dimostrato che, se riesci a mantenere la calma e l’affetto nonostante le difficoltà ad arrivare a fine mese, i tuoi figli si sentiranno al sicuro e sostenuti proprio come quelli delle famiglie più agiate.
Essere genitori non è facile, nemmeno per le persone più affettuose e responsabili.
Tenendo presente questo, siate molto orgogliosi dell’ottimo lavoro che state facendo. La famiglia perfetta non esiste, ma con l’affetto e una buona strategia di coping, genitori e figli insieme gestiscono lo stress molto meglio.

VALUTAZIONE DELLO STRESS

Il Lazarus è un modello classico per l’elaborazione dello stress (p. 28) che ci aiuta a gestire i nostri sentimenti grazie a una valutazione costruttiva delle circostanze. La prossima volta che il comportamento di tuo figlio mette a dura prova la tua pazienza, prova a seguire questi passi:

Fattore di stress: un evento che crea un problema
Valutazione dello stress: come vedi la situazione
Meccanismo di coping: che decisione prendi
Reazione allo stress: come reagisci
Alle casse del supermercato, tuo figlio fa un capriccio per farsi comprare una caramella.
Reazione negativa
“È disobbediente, gli ho già detto che per oggi non può più mangiare dolci!”
“Deve imparare che non tollero questo comportamento.”
“Se non la smetti subito, te la faccio vedere io!”
Risultato: inasprisci il conflitto e fai arrabbiare il bambino.
Reazione positiva
“È stanco e annoiato, questo ambiente è stressante per lui.”
“Devo fargli sapere che lo capisco, ma ricordargli cosa mi aspetto da lui.”
“Tesoro, lo so che ti annoi, ma abbi un po’ di pazienza. Ti preparo una merenda a casa.”
Risultato: gestisci il conflitto e dai un sostegno a tuo figlio.

IL BAMBINO RESILIENTE

Un bambino felice fa felice anche il genitore, perciò far sentire al sicuro tuo figlio è importante anche per te. In America il Center for Effective Parenting ha stabilito delle linee guida per creare un’atmosfera sicura e rilassata in casa:

✔ Trova il giusto equilibrio tra affetto e regole da rispettare.

✔ Sii disponibile, di sostegno e rassicurante.

✔ Aiuta tuo figlio a capire i segnali del proprio stress, come carenza di sonno, mal di testa, mal di pancia, malumore o irritabilità.

✔ Ascoltalo quando parla, e ponigli domande aperte del tipo: “Che ne pensi di…?” o “Come ti fa sentire?”

✔ Non essere troppo protettivo: i bambini devono imparare a gestire efficacemente lo stress.

✔ Coltiva la sua autostima (pp. 42-43).

✔ Insegnagli a elaborare le critiche (pp. 34-35).

✔ Aiutalo a limitare lo stress organizzando il tempo (pp. 146-147).

✔ Trasmettigli capacità di problem solving e re-framing cognitivo (pp. 26-29, 52-53).

✔ Assicurati che dorma a sufficienza, mangi bene, svolga attività fisica e mentale stimolante (pp. 174-175).

✔ Insegnagli l’assertività (pp. 92-95).

✔ Stimola il senso dell’umorismo (pp. 182-183).

✔ Sii un esempio di serenità, ottimismo e fiducia

STRESS
STRESS
Diane McIntosh, Jonathan Horowitz
Una guida preziosa per capire cos’è lo stress e imparare ad affrontarlo e trasformarlo in energia positiva in ogni ambito della vita: lavoro, studio, amore, questioni finanziarie, relazioni sociali. Basandosi su ricerche all’avanguardia, questo libro aiuta a identificare le cause di stress nella nostra vita e a liberarci dagli schemi mentali, offrendoci soluzioni pratiche, semplici ed efficaci da applicare ogni giorno. Diane McIntoshLa dott.ssa McIntosh è assistente clinico universitario presso la Facoltà di Psichiatria dell’Università della British Columbia, Canada. Conduce un’intensa attività clinica privata, oltre a dedicarsi alla formazione di medici connazionali e internazionali, soprattutto nell’ambito dell’appropriatezza prescrittiva in psichiatria. Il suo interesse clinico-scientifico si concentra sui meccanismi neurobiologici del tono dell’umore nei disturbi d’ansia. Fa parte del consiglio direttivo del CANMAT (Canadian Network for Mood and Anxiety Treatments). Tiene anche una rubrica sulla salute mentale per The Huffington Post. Jonathan HorowitzPsicologo clinico e terapeuta cognitivo certificato, il dott. Horowitz è specializzato nel trattamento dei disturbi d’ansia. Ha contribuito a progetti di ricerca finanziati dal governo canadese nell’ambito dello stress e dell’ansia, dell’abuso di sostanze e in progetti di psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Come clinico ha esperienza decennale nel trattamento dei disturbi d’ansia. È fondatore e direttore del San Francisco Stress and Anxiety Center, che fornisce programmi di gestione dello stress e dell’ansia a individui, coppie e organizzazioni.