BURNOUT DA LAVORO

QUANDO FERMARSI

Arriva un momento in cui la pressione percepita al lavoro va oltre il semplice stress e diventa tossica. Prendersi cura di sé non solo alleggerisce il lavoro, ma a volte è indispensabile se non vogliamo perderlo del tutto.

Individua i pericoli
Quanto sei a rischio? Stando agli esperti di stress lavorativo e agli psicologi, i segnali da tenere sotto controllo sono:
Mancanza di controllo sul tuo lavoro.
Aspettative confuse difficili da soddisfare.
Dinamiche lavorative malsane, come un capo prepotente o colleghi infidi.
Un ambiente di lavoro in contrasto con i tuoi valori, capacità, interessi e personalità.
Un ritmo frustrante, troppo lento o troppo frenetico.
Troppi straordinari che non ti lasciano il tempo per recuperare e sbilanciano il rapporto vita-lavoro.
La tua identità troppo vincolata al lavoro che fai.
Le professioni impegnative come quelle legate alla sanità, all’insegnamento e alla politica.
Assenza di sostegno, sia dentro che fuori dall’ambiente di lavoro.

Prevenire il burnout
Se ti senti a rischio, affronta i fatti e dai priorità alla gestione dello stress: uno studio spagnolo del 2014 ha rilevato che chi ignora la propria situazione è più incline al burnout. Perciò attivati per rendere le tue giornate più tollerabili grazie a questi spunti:

Passa il tempo con colleghi leali di cui ti fidi (pp. 176-179).
Ritagliati un momento senza dispositivi elettronici (pp. 60-63).
Resta attivo e non stare seduto più di un’ora di seguito (pp. 152-157).
Trova il tempo per divertirti e ridere (pp. 182-187).
Cerca momenti positivi durante la giornata, anche se banali come fare due chiacchiere (pp. 80-83).
Trova tempo per la famiglia e gli amici (pp. 148-149).
Entra in una comunità o un’associazione che rispecchi i tuoi valori (pp. 44-45).

Se lo stress ti butta giù, il burnout può essere la sua estrema conseguenza. Dare priorità al tuo benessere è la strategia a lungo termine più efficace.

LA BURNOUT ZONE

Secondo l’esperto Arnold Bakker quando spingiamo troppo e non riceviamo aiuto si rischia il burnout. Alcuni lavori sono più stimolanti di altri, ma se ci viene chiesto più di quanto riusciamo arriva la frustrazione, come mostrato nella tabella sotto. Rifletti sul sostegno che ricevi e, se ritieni di essere vicino alla zona rossa, dai priorità al tuo benessere.

Pretese: pressioni che richiedono ingegnosità ed energia fisica, mentale ed emotiva, possono risultare stressanti se esagerate e non supportate.
Risorse: situazioni ed esperienze che il datore mette a disposizione degli impiegati per soddisfare le aspettative. Ad esempio adeguato supporto, feedback costruttivi, libertà di gestire il tempo.

CHI NE SOFFRE?

Valuta i rischi. Secondo un sondaggio tra i responsabili risorse umane delle principali aziende inglesi:


1 su 3
Circa un professionista su tre lotta con il burnout.

2 su 3
2 su 3 hanno risposto che il motivo è il sovraccarico di lavoro.

1 su 2
Oltre la metà considera l’orario di lavoro troppo lungo come secondo motivo.

1 su 4
Oltre 1 su 4 afferma di avere difficoltà a trovare il giusto equilibrio tra vita privata e lavorativa.

La vita non è solo un ritmo in continua crescita.

Mahatma Gandhi
leader del movimento indipendentista indiano

STRESS
STRESS
Diane McIntosh, Jonathan Horowitz
Una guida preziosa per capire cos’è lo stress e imparare ad affrontarlo e trasformarlo in energia positiva in ogni ambito della vita: lavoro, studio, amore, questioni finanziarie, relazioni sociali. Basandosi su ricerche all’avanguardia, questo libro aiuta a identificare le cause di stress nella nostra vita e a liberarci dagli schemi mentali, offrendoci soluzioni pratiche, semplici ed efficaci da applicare ogni giorno. Diane McIntoshLa dott.ssa McIntosh è assistente clinico universitario presso la Facoltà di Psichiatria dell’Università della British Columbia, Canada. Conduce un’intensa attività clinica privata, oltre a dedicarsi alla formazione di medici connazionali e internazionali, soprattutto nell’ambito dell’appropriatezza prescrittiva in psichiatria. Il suo interesse clinico-scientifico si concentra sui meccanismi neurobiologici del tono dell’umore nei disturbi d’ansia. Fa parte del consiglio direttivo del CANMAT (Canadian Network for Mood and Anxiety Treatments). Tiene anche una rubrica sulla salute mentale per The Huffington Post. Jonathan HorowitzPsicologo clinico e terapeuta cognitivo certificato, il dott. Horowitz è specializzato nel trattamento dei disturbi d’ansia. Ha contribuito a progetti di ricerca finanziati dal governo canadese nell’ambito dello stress e dell’ansia, dell’abuso di sostanze e in progetti di psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Come clinico ha esperienza decennale nel trattamento dei disturbi d’ansia. È fondatore e direttore del San Francisco Stress and Anxiety Center, che fornisce programmi di gestione dello stress e dell’ansia a individui, coppie e organizzazioni.