2.4 Terapia farmacologica della vertigine

Il trattamento di qualsiasi forma di vertigine, di origine periferica o centrale è basato su farmaci con azione sul sintomo e farmaci ad azione diretta sulla noxa patogena primaria. Quest’ultimi, già menzionati nella trattazione delle varie forme patologiche, consistono in farmaci specifici per la patologia di base (ad es.: flogosi, idrope labirintica, ipertensione, emicrania, collagenopatie, malattie endocrine, neurologiche, psichiatriche). Poiché negli anziani la patologia di base può essere multipla occorre porre attenzione alle interazioni farmacologiche e sorvegliare attentamente le risposte al farmaco.

I farmaci sintomatici propriamente antivertiginosi rivestono un ruolo importante perché permettono di attenuare l’imponente sintomatologia che si accompagna ad una vertigine acuta. Per tale motivo la loro somministrazione deve essere preceduta da una completa registrazione dei segni obbiettivi, spesso non più rilevabili una volta cessato l’attacco acuto. La Tabella X riporta l’elenco dei principi attivi giudicati efficaci nel controllo della vertigine acuta.


Principio

Antagonista di recettori 

Azione

Istam ACh DOPA 5H3T GABA Sedativo Antiemetico Antivertigine

Ioscina

+



   ++ +++ ++

Procloroperazina

+ +    ++ +++

Prometazina

+

+

+

+++ ++ +

Ciclizina

+

+

    +++ 

Dimenidrate

+

+

+++ +++ +

Metoclopramide

+ + + ++

Cinnarizina

+


+
+ ++

Diazepam

+
+++
+


Tab. X.


Questi principi agiscono con una triplice azione, sedativa del s.n.c., antiemetica, ed antivertiginosa, bloccando le rispettive afferenze con azione antagonista sui recettori sensibili all’istamina, acetilcolina, dopamina, serotonina e GABA. Nel complesso questi farmaci non sono molto “maneggevoli”, né essi hanno effetti sovrapponibili. Alcuni possono causare importanti effetti collaterali ed altri presentano chiare controindicazioni. Queste sono riportate nella Tabella XI la quale per facilitare il riconoscimento dei farmaci include, accanto ai principi attivi, anche i nomi commerciali più noti.

Date queste caratteristiche, nella scelta del principio attivo occorre tener conto non solo del sintomo vertigine, ma anche della storia clinica e delle condizioni generali del paziente. Nei trattamenti con questi farmaci è bene attenersi alla seguente regola empirica: cercare di minimizzare i sintomi somministrando farmaci con il più basso dosaggio e per la minor durata possibile (massimo una settimana). Nella fase acuta il trattamento farmacologico sintomatico sarà accompagnato da una adeguata terapia infusiva per correggere gli squilibri idro-elettrolitici provocati dal vomito.


Principio

Effetti collaterali

Controindicazioni

Ioscina

(Buscopan®, Transcop®)

Secchezza, stipsi, ritenzione urinaria

disturbi memoria

Ipertrofia prostatica

glaucoma

Proclorperazina

(Stemetil®)

Sedazione ipotensione, dis.extrapiramidale

Dis. endocrino, secchezza, stpisi, ritenzione urinaria

Risturbi memoria

Gravidanza

età avanzata

Prometazina

(Fargan®)

Sedazione ipotensione dis.extrapiramidale

Dis. endocrino, secchezza, stipsi, ritenzione urinaria

Disturbi memoria

Gravidanza

età avanzata

Ciclizina

(non comm. in Italia)

Sonnolenza, allucinaziioni visive-uditive

Cardiopatia

Ipertrofia prostatica

glaucoma

Dimenidrate

(Xamamina®)

Sonnolenza

Glaucoma, ipertiroidismo

Metoclopramide

(Plasil®)

Sint. extrapiramidali, discinesia tardiva

Insufficienza renale,

feocromocitoma

Cinnarizina

(Stugeron®)

Sonnolenza, depressione, gastralgie

Gravidanza

Diazepam

(Valium®)

Sedazione, rilassamento muscolare, cadute

Psicosi acute

Tab. XI.

Audiologia e Foniatria
Audiologia e Foniatria
Martini A. - Prosser S. - Aimoni C. - Bovo R. - Ciorba A. - Trevisi P.
VERSIONE EBOOKQuesto manuale è principalmente indirizzato agli studenti che frequentano corsi in cui si richiede una conoscenza dei disordini del sistema uditivo-vestibolare e del sistema fonatorio. Lo scopo per cui è stato scritto era di disporre di un testo agile da suggerire agli studenti come complemento ai trattati di ORL comunemente in uso. Gli argomenti sono suddivisi in tre parti (AUDIOLOGIA, VESTIBOLOGIA e FONIATRIA). La prima riguarda il sistema uditivo e comprende l’anatomo-fisiologia, i principali mezzi di indagine diagnostica, la clinica (comprese le malattie dell’orecchio esterno e medio), nozioni di base di otochirurgia e i sussidi protesici (protesi uditive, protesi impiantabili, impianti cocleari). La seconda è dedicata ai disordini vestibolari periferici e centrali: la parte clinica è preceduta da una descrizione dell’anatomo-fisiologia e dei mezzi diagnostici del sistema vestibolare. La terza parte riguarda i disordini della voce e del linguaggio, in particolare quelli dell’età evolutiva. Nella trattazione dei vari argomenti si è cercato di mantenere uno schematismo per facilitare un apprendimento abbastanza veloce dei temi essenziali. Molti temi sono stati ampliati da “approfondimenti” che abbiamo ritenuti opportuni per meglio spiegare la patologia e la clinica. Questi sono stati evidenziati a stampa diversa, e potranno essere utilizzati secondo i programmi individuali di studio o, augurevolmente, solo per curiosità. L’Audiologia-Foniatria, benché presente nell’ordinamento delle facoltà mediche come specialità autonoma, non ha trovato almeno in Italia un’ampia diffusione nel servizio sanitario nazionale. Questo manuale si propone quindi come mezzo di aggiornamento anche per il medico generico e lo specialista ORL, che diventano molto spesso i primi a fronteggiare patologie di tipo audio-vestibolare e foniatrico anche di elevata occorrenza, che tuttavia possono richiedere una base aggiornata di conoscenze specifiche per essere adeguatamente inquadrate. Questo volume è stato scritto “a più mani”, ma tutti i capitoli sono stati oggetto di discussione “assieme” e rappresenta 20 anni di esperienza maturata tra un gruppo di colleghi-amici nell’Audiologia di Ferrara.