1) social desirability scale – short version (sds)

(Marlowe & Crowne, 1960)
Obiettivo principale

Valutare il livello di Desiderabilità sociale del soggetto. Nelle scienze psicosociali, il fattore desiderabilità sociale viene definito come quell'effetto di disturbo che entra in gioco in una ricerca quando il soggetto, che risponde a un'intervista o a un questionario, ha la possibilità di dare risposte che possono essere considerate socialmente più accettabili rispetto ad altre: questo fa sì che le persone cerchino di comportarsi in modo idealistico, ossia tendano a sembrare più "adeguati" possibile, nel senso di maggiormente "adeguate alla norma sociale".

Descrizione

Il test è composto da 12 item. La modalità di risposta è su scala Lickert a 7 punti (1-7) che esprimono il grado di accordo che il soggetto dà agli item (da 1= Molto d’accordo a 7= Totalmente in disaccordo).

Tempi richiesti

10 minuti

Materiali

- Scheda del questionario
- Penna

Metodo

Si consiglia di somministrare il test individualmente, all’interno di una stanza silenziosa, senza fonti di distrazione così da permettere al soggetto testato di riporre la massima attenzione sul compito. Il professionista descriverà la modalità di compilazione, rimanendo disponibile per eventuali chiarimenti durante il test.

Scoring

Per calcolare il punteggio verranno sommati i valori delle risposte date. Alcuni Item (1; 3; 5; 6; 8; 11), segnati in neretto nella tabella di scoring, presentano punteggi invertiti per il calcolo. In base al punteggio grezzo ottenuto, il soggetto verrà collocato in una delle categorie che configurano il Profilo di Attendibilità, all’interno della Scheda Cumulativa.
Le categorie presenti sono:
- Disprezzo per le norme e le convezioni sociali (0-33)
- Scarsa adesione alle norme e convenzioni sociali (34-41)
- Range discutibile (42-49)
- Range normalità (50-65)
- Range discutibile (66-74)
- Falso positivo (75-84)

Note

Il professionista spiegherà al soggetto testato che le risposte devono riferirsi alla sua esperienza di vita generale, e non specifica nel contesto carcerario. Dovrà inoltre specificare che all’interno del test non esistono risposte giuste o sbagliate.

Manuale per l'assessment degli autori di reato sessuale
Manuale per l'assessment degli autori di reato sessuale
Guida pratica e test allegati
A cura di: Maura Garombo, Massimo Bartoli, Maria Grazia Cuneo, Martina Orengo, Paola Gatta, Lucilla Urso, Antonella Contarino, Marcello Paltrinieri , Alessandra Agostini Ferretti , Marco Corica, Carlo Rosso Il Manuale è stato formulato sulla base del Northumbria Programme elaborato da: Gail McGregor, Roger Kennington, Maggie Dodds, Don Grubin del National Probation Service di Newcastle UK. Il termine risk assessment riassume in letteratura un concetto estremamente complesso ossia la valutazione del rischio di recidiva. Quando i media divulgano, spesso con grande enfasi, le violenze e gli abusi in ambito sessuale, per sentire comune gli unici strumenti di difesa funzionali ad arginare il crimine, i danni e le conseguenti sofferenze sembrano essere la carcerazione o addirittura la castrazione chimica. Gli aggressori sessuali sono percepiti come individui che, in virtù delle loro azioni antisociali hanno perso il diritto di essere considerati parte della comunità . A ragione di ciò, l’idea di fornire una possibilità di riabilitazione agli aggressori sessuali e cioè qualcosa che ha in sè valore, in genere non risulta accettabile per la sensibilità comune e politica. L’unica spesa tollerabile, oltre la carcerazione, è la cancellazione della sessualità dell’aggressore. In realtà questo aggressivo nichilismo terapeutico è sorretto dall’errata convinzione che per tali persone non esistano trattamenti efficaci e non sia possibile stilare valutazioni rispetto alla probabilità di recidiva. Tutto ciò costituisce un pregiudizio che ignora i recenti progressi della ricerca e ostacola le sue applicazioni clinico-terapeutiche. Quando si parla di fattori di rischio, si fa riferimento ad eventi o condizioni associate ad un incremento della probabilità di manifestazioni antisociali o delinquenziali che influenzano l’onset o insorgenza antisociale, la frequenza, la prevalenza, la persistenza e la durata di una carriera criminale. Tali fattori, possono strutturare processi psicologici e comportamentali i cui effetti possono manifestar-si in un arco di tempo differente a seconda delle persone, del periodo dello sviluppo e del contesto.