le origini

La SISPSe, Società Italiana di Sessuologia Clinica e Psicopatologia Sessuale, si occupa del trattamento degli autori di reato sessuale in ambito carcerario dal 2001. Il programma di trattamento e l’assessment sono stati sviluppati a seguito di una specifica formazione presso la Northumbria University. Da questa esperienza è nato il progetto “Oltre il muro”, attivo presso la Casa Circondariale di Vercelli dal 2009. 

L’intenso lavoro di ricerca e l’esperienza inglese nell’ambito degli aggressori sessuali, ha condotto la SISPSe, nel 2010, a pubblicare un testo dal titolo “Aggressori sessuali, la comprensione empirica del comportamento abusante”(Rosso, Garombo, Furlan 2010), primo volume in Italia ad introdurre il tema della comprensione scientifica del fenomeno dell’aggressione sessuale. 

Infine, al termine di un lungo lavoro di ricerca presso alcune carceri del nord Italia, la SISPSe ha validato in Italia il Risk Matrix 2000 (Thornton et al., 2003), strumento per la valutazione del rischio di recidiva statico (adattamento italiano a cura di M. Garombo, S. Salvadori, A. Contarino, C. Rosso), su un campione italiano di 308 detenuti. Lo studio di validazione è stato pubblicato sul Journal of Sexual Aggression nel settembre 2015 (Garombo, et al. 2015).

Il progetto “Oltre il Muro” prevede un percorso articolato e così strutturato: 

Valutazione del rischio statico 

  • Assessment indice di devianza dei soggetti della sezione aggressori sessuali della Casa Circondariale di Vercelli, che su base volontaria decidono di partecipare al programma 
  • Gruppi di abilità sociali 
  • Gruppo di trattamento 
  • Gruppi per la prevenzione della recidiva 
  • Gruppi di supporto intra ed extra murario 

Il percorso di trattamento ha un andamento propedeutico e prevede un impegno totale di circa 1 anno, con possibilità di follow-up, e di trattamento anche dopo il periodo detentivo.

Manuale per l'assessment degli autori di reato sessuale
Manuale per l'assessment degli autori di reato sessuale
Guida pratica e test allegati
A cura di: Maura Garombo, Massimo Bartoli, Maria Grazia Cuneo, Martina Orengo, Paola Gatta, Lucilla Urso, Antonella Contarino, Marcello Paltrinieri , Alessandra Agostini Ferretti , Marco Corica, Carlo Rosso Il Manuale è stato formulato sulla base del Northumbria Programme elaborato da: Gail McGregor, Roger Kennington, Maggie Dodds, Don Grubin del National Probation Service di Newcastle UK. Il termine risk assessment riassume in letteratura un concetto estremamente complesso ossia la valutazione del rischio di recidiva. Quando i media divulgano, spesso con grande enfasi, le violenze e gli abusi in ambito sessuale, per sentire comune gli unici strumenti di difesa funzionali ad arginare il crimine, i danni e le conseguenti sofferenze sembrano essere la carcerazione o addirittura la castrazione chimica. Gli aggressori sessuali sono percepiti come individui che, in virtù delle loro azioni antisociali hanno perso il diritto di essere considerati parte della comunità . A ragione di ciò, l’idea di fornire una possibilità di riabilitazione agli aggressori sessuali e cioè qualcosa che ha in sè valore, in genere non risulta accettabile per la sensibilità comune e politica. L’unica spesa tollerabile, oltre la carcerazione, è la cancellazione della sessualità dell’aggressore. In realtà questo aggressivo nichilismo terapeutico è sorretto dall’errata convinzione che per tali persone non esistano trattamenti efficaci e non sia possibile stilare valutazioni rispetto alla probabilità di recidiva. Tutto ciò costituisce un pregiudizio che ignora i recenti progressi della ricerca e ostacola le sue applicazioni clinico-terapeutiche. Quando si parla di fattori di rischio, si fa riferimento ad eventi o condizioni associate ad un incremento della probabilità di manifestazioni antisociali o delinquenziali che influenzano l’onset o insorgenza antisociale, la frequenza, la prevalenza, la persistenza e la durata di una carriera criminale. Tali fattori, possono strutturare processi psicologici e comportamentali i cui effetti possono manifestar-si in un arco di tempo differente a seconda delle persone, del periodo dello sviluppo e del contesto.