assessment neuropsicologico

(Mondini, S., Mapelli, D., 2022)

Valutazione cognitiva globale: Esame Neuropsicologico Breve 3 (ENB 3) 

Obiettivo principale

Valutare il funzionamento cognitivo globale del soggetto. 

Per l’esecuzione del test si rimanda al manuale diCortina (Mondini & Mapelli, 2022).

Descrizione

Si tratta di una batteria testistica composta da 16 scale finalizzate a valutare la prestazione cognitiva di soggetti adulti (di età compresa tra i 15 e i 96 anni) attraverso un’analisi sia quantitativa sia qualitativa delle funzioni corticali superiori. L’esame consente di ottenere un quadro dell’efficienza cognitiva del paziente a livello globale, evidenziandone le funzioni conservate e quelle compromesse. In particolare, fornisce indicazioni circa abilità cognitive come: le capacità attentive, di pianificazione, di selezione delle informazioni, di impiego di strategie efficaci, di memoria di fissazione e di rievocazione. I dati di riferimento tengono conto dell’attuale contesto socio-culturale della popolazione italiana. 

Per una descrizione più approfondita si rimanda al manuale sopra indicato.

Tempi richiesti

60-90 minuti

Materiali

- protocollo ENB 3
- penna e/o matita
- cronometro

Metodo

La somministrazione del test deve essere svolta individualmente, all’interno di una stanza silenziosa e con adeguata illuminazione, senza fonti di distrazione così da permettere al soggetto testato di riporre la massima attenzione sul compito. Il facilitatore spiegherà lo svolgimento di ogni prova, seguendo le consegne di somministrazione riportate nel manuale, rimanendo disponibile per ogni tipo di chiarimento.

Scoring

La modalità di correzione dei punteggi grezzi si basa sui valori di cut-off che fanno rifermento al campione normativo, sia per quanto riguarda il punteggio cognitivo globale sia per le singole scale. Per alcune prove il punteggio è riferito alla prestazione mentre per altre è riferito al tempo di esecuzione della prova in secondi.

Note

Il test è edito da Raffaello Cortina Editore https://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/autori-vari/esameneuropsicologico- breve-3-9788832854831-3806.html. 


Il test verrà somministrato nel caso in cui il colloquio conoscitivo evidenzi criticità a livello cognitivo. Il punteggio del test può risentire dello stato emotivo del soggetto (es. stato d’ansia).

Manuale per l'assessment degli autori di reato sessuale
Manuale per l'assessment degli autori di reato sessuale
Guida pratica e test allegati
A cura di: Maura Garombo, Massimo Bartoli, Maria Grazia Cuneo, Martina Orengo, Paola Gatta, Lucilla Urso, Antonella Contarino, Marcello Paltrinieri , Alessandra Agostini Ferretti , Marco Corica, Carlo Rosso Il Manuale è stato formulato sulla base del Northumbria Programme elaborato da: Gail McGregor, Roger Kennington, Maggie Dodds, Don Grubin del National Probation Service di Newcastle UK. Il termine risk assessment riassume in letteratura un concetto estremamente complesso ossia la valutazione del rischio di recidiva. Quando i media divulgano, spesso con grande enfasi, le violenze e gli abusi in ambito sessuale, per sentire comune gli unici strumenti di difesa funzionali ad arginare il crimine, i danni e le conseguenti sofferenze sembrano essere la carcerazione o addirittura la castrazione chimica. Gli aggressori sessuali sono percepiti come individui che, in virtù delle loro azioni antisociali hanno perso il diritto di essere considerati parte della comunità . A ragione di ciò, l’idea di fornire una possibilità di riabilitazione agli aggressori sessuali e cioè qualcosa che ha in sè valore, in genere non risulta accettabile per la sensibilità comune e politica. L’unica spesa tollerabile, oltre la carcerazione, è la cancellazione della sessualità dell’aggressore. In realtà questo aggressivo nichilismo terapeutico è sorretto dall’errata convinzione che per tali persone non esistano trattamenti efficaci e non sia possibile stilare valutazioni rispetto alla probabilità di recidiva. Tutto ciò costituisce un pregiudizio che ignora i recenti progressi della ricerca e ostacola le sue applicazioni clinico-terapeutiche. Quando si parla di fattori di rischio, si fa riferimento ad eventi o condizioni associate ad un incremento della probabilità di manifestazioni antisociali o delinquenziali che influenzano l’onset o insorgenza antisociale, la frequenza, la prevalenza, la persistenza e la durata di una carriera criminale. Tali fattori, possono strutturare processi psicologici e comportamentali i cui effetti possono manifestar-si in un arco di tempo differente a seconda delle persone, del periodo dello sviluppo e del contesto.