sex offender treatment intervention and progress scale, (sotips) - intervento di trattamento per sexual offenders e scale progressive

(Mc Grath, Cumming, Lasher 2013)

Obiettivo principale

Questo strumento si usa per valutare all’interno della batteria di rischio di recidiva dinamico, l’efficacia del trattamento e i progressi del soggetto. Gli item del SOTIPS si suddividono per aree che vanno a valutare i fattori di rischio e bisogni di ogni detenuto. Si somministra ai maschi adulti che sono stati condannati per una o più offese sessuali, maggiorenni.

Descrizione

Valutare il rischio di recidiva dinamico, significa anche valutare le caratteristiche psicologiche dell’autore di reato sessuale, che descrivono il suo modo di pensare e i suoi pattern di comportamento. Tali fattori sono quindi correlati alla personalità del soggetto e vengono definiti dinamici poiché modificabili. Essi costituiscono i principali target del trattamento. Il SOTIPS è un test composto da 16 item, suddivisi in 5 macro-catogorie, che valutano il livello di funzionamento dell’individuo che ha commesso reati di natura sessuale. Gli items analizzano: 

  • il senso di responsabilità relativo al rischio e alla sessualità 
  • Il tipo di comportamento criminale 
  • La cooperazione alla supervisione e al trattamento 
  • Il self-management 
  • Il livello di supporto e la stabilità della rete sociale 


Per una descrizione più approfondita si rimanda al manuale online al link: https://www.nij.gov/funding/Documents/fy12-sotips-manual.pdf

Tempi richiesti

15 minuti

Materiale

- test
- penna

Metodo

Il SOTIPS viene compilato una volta che si hanno a disposizione le informazioni sulla storia personale del paziente (famiglia, istruzione, lavoro, relazioni, vita sessuale), la storia del reato, la sentenza e informazioni su eventuali condanne precedenti.

Scoring

Il soggetto sarà valutato e posizionato su una scala a 4 punti che va da “bisogno minimo di miglioramento” (0) a “ notevole bisogno di miglioramento” (3). Una volta calcolato il punteggio, il soggetto sarà inserito all’interno di una categoria di rischio, come presentato nella tabella sottostante.

 CATEGORIE  PUNTEGGIO
 Basso  0-10
 Moderato  11-20
 Alto  21-48

Note

Il test verrà compilato dal professionista all’inizio, a metà e alla fine del trattamento così da valutare i cambiamenti ottenuti. È consigliabile utilizzare il test con cadenza semestrale. Si consiglia, inoltre, di affiancare l’utilizzo del SOTIPS a quello di uno strumento di valutazione del rischio statico di recidiva, quale il Risk-Matrix 2000, al fine di avere una visione completa del rischio di recidiva del soggetto.

Manuale per l'assessment degli autori di reato sessuale
Manuale per l'assessment degli autori di reato sessuale
Guida pratica e test allegati
A cura di: Maura Garombo, Massimo Bartoli, Maria Grazia Cuneo, Martina Orengo, Paola Gatta, Lucilla Urso, Antonella Contarino, Marcello Paltrinieri , Alessandra Agostini Ferretti , Marco Corica, Carlo Rosso Il Manuale è stato formulato sulla base del Northumbria Programme elaborato da: Gail McGregor, Roger Kennington, Maggie Dodds, Don Grubin del National Probation Service di Newcastle UK. Il termine risk assessment riassume in letteratura un concetto estremamente complesso ossia la valutazione del rischio di recidiva. Quando i media divulgano, spesso con grande enfasi, le violenze e gli abusi in ambito sessuale, per sentire comune gli unici strumenti di difesa funzionali ad arginare il crimine, i danni e le conseguenti sofferenze sembrano essere la carcerazione o addirittura la castrazione chimica. Gli aggressori sessuali sono percepiti come individui che, in virtù delle loro azioni antisociali hanno perso il diritto di essere considerati parte della comunità . A ragione di ciò, l’idea di fornire una possibilità di riabilitazione agli aggressori sessuali e cioè qualcosa che ha in sè valore, in genere non risulta accettabile per la sensibilità comune e politica. L’unica spesa tollerabile, oltre la carcerazione, è la cancellazione della sessualità dell’aggressore. In realtà questo aggressivo nichilismo terapeutico è sorretto dall’errata convinzione che per tali persone non esistano trattamenti efficaci e non sia possibile stilare valutazioni rispetto alla probabilità di recidiva. Tutto ciò costituisce un pregiudizio che ignora i recenti progressi della ricerca e ostacola le sue applicazioni clinico-terapeutiche. Quando si parla di fattori di rischio, si fa riferimento ad eventi o condizioni associate ad un incremento della probabilità di manifestazioni antisociali o delinquenziali che influenzano l’onset o insorgenza antisociale, la frequenza, la prevalenza, la persistenza e la durata di una carriera criminale. Tali fattori, possono strutturare processi psicologici e comportamentali i cui effetti possono manifestar-si in un arco di tempo differente a seconda delle persone, del periodo dello sviluppo e del contesto.