Le fantasie sessuali

L’adolescenza è una fase caratterizzata da cambiamenti in diverse aree, come quella fisica, emotiva, sociale… Questa fase può essere interessante, ma a volte frustrante, perché gli adolescenti sono visti dai loro genitori e parenti, ancora come bambini. 


La parola adolescenza deriva dal verbo latino “adolescere” e la sua traduzione è “crescere”, a indicare che si tratta di un momento di passaggio dal bambino all’ adulto. 


Molti adulti pensano che non si può parlare di sessualità in adolescenza, dal momento che in questo periodo i giovani non sono abbastanza maturi per essere sessualmente attivi, ma è importante riconoscere che la sessualità comincia a prendere forma in questa fase della vita e per questo è necessario che i genitori comincino a fornire ai loro ragazzi delle guide appropriate.

Come cambia il fisico? 

Sia i maschi che le femmine sperimentano cambiamenti fisici in questa fase. La loro voce inizia a diventare più profonda, la peluria aumenta su buona parte del corpo e comincia a spuntare la prima barba. La donna può vedere la crescita dei suoi seni, l’allargamento dei suoi fianchi, la peluria sui genitali e sulle ascelle, ma cosa più importante comincia il menarca, il ciclo mestruale. Tutti questi cambiamenti sono prodotti da diversi ormoni che cominciano a manifestarsi in questo momento. Per i giovani, questa influenza ormonale è una nuova esperienza e incoraggia il cambiamento del loro stile di vita. 


Il nostro modo di vivere questi cambiamenti e processi hanno a che fare con le caratteristiche personali (come ad esempio il sesso, l’età o personalità) e sociali (cultura, istruzione, religione, ecc). Questi cambiamenti portano, di solito, l’adolescente a sentirsi più autonomo, desideroso di vivere in totale libertà, di sperimentare nuove sensazioni ed esperienze, scontrandosi spesso con gli adulti che, difficilmente, accettano di buon grado che il loro modello educativo e le loro credenze vengano messi in discussione. Gli adulti, percepiscono questo passaggio come un momento difficile da attraversare, sia per i loro figli che per se stessi. Nell’ansia di ottenere dei risultati nel più breve tempo possibile, incorrono spesso in errori di comportamento che peggiorano il rapporto con l’adolescente e alimentano il conflitto esistente oltre alla sensazione di allontanamento e incomprensione. Nonostante si conoscano risorse e limiti di questa fase dello sviluppo è raro che questa venga accettata come tale. Il cambiamento non si limita al fisico, ma a cambiare è in particolare la personalità del giovane e il suo atteggiamenti verso la vita. L’autostima può essere più fragile e cresce in loro la necessità di essere accettati dal gruppo di coetanei, di essere qualcuno e di identificarsi come persone, riconoscendo il bisogno di allontanarsi per un attimo dalla linea tracciata per loro dalla famiglia. La ragione dell’importanza vitale dell’essere accettati dipende dal fatto che in adolescenza si mettono in discussione i temi critici, che li accompagneranno per tutta la vita, quali il “valore”, l’”amabilità”, la “libertà”, la “giustizia”, il “poter essere” (Veglia).

Che significa la parola sesso? 

L’autostimolazione o masturbazione diventa, in alcuni, un’attività comune nell’adolescenza, in quanto parte del percorso di esplorazione fisica e di scoperta del piacere, oltre che delle fantasie che lo accompagnano. Talvolta queste esperienze sono condivisibili nel gruppo di pari, anche se più spesso vengono connotate da un alone di non detto o al contrario dal bisogno di esprimere “troppo” per far sapere all’altro di essere esperti sul tema. Esistono però adolescenti che non hanno relazioni con pari e per cui questa fase di scoperta ed esplorazione rischia di diventare qualcosa di misterioso, che spaventa, di cui hanno vergogna e per cui il meccanismo di evitamento diventa l’unica via di fuga possibile.

Fantasie sessuali 

I sogni e le fantasie sessuali assumono un ruolo importante. Esse diventano più frequenti ed esplicite in adolescenza, spesso come l’aiuto alla masturbazione. Sembra che la parte fantastica serva a diversi scopi: in generale migliora il piacere dell’attività sessuale, può sostituire una vera esperienza (non disponibile al momento); l’eccitazione causa l’orgasmo che può essere una sorta di test mentale di fronte ad altre situazioni sessuali e, infine, è un mezzo di sperimentazione sessuale sicuro, controllabile. L’esperienza adolescenziale, in termini di esplorazione per quanto riguarda le fantasie, incide in modo determinante sull’attività sessuale dell’adolescente e sulla loro sicurezza, oltre ad essere il preludio della sessualità adulta. 


Kinsey e colleghi (1953) hanno trovato una notevole differenza nell’incidenza di masturbazione negli uomini e nelle donne. Tuttavia, attualmente vi è un aumento di ragazze adolescenti che praticano la masturbazione. La masturbazione negli adolescenti unisce diverse funzioni importanti, come la riduzione della tensione sessuale, migliora la fiducia delle prestazioni sessuali, aumenta la conoscenza delle pulsioni sessuali, allevia la solitudine e rappresenta una via di fuga dallo stress in generale. 


La sessualità è la spinta motivazionale che conduce uomini e donne all’intimità sessuale e al contatto. Il soddisfacimento dei propri bisogni è parte essenziale di una vita sana e apprezzabile. L’attività sessuale è multisfaccettata in quanto coinvolge interazioni complesse tra il sistema nervoso, quello endocrino, quello vascolare e una serie di strutture che rappresentano strumenti di eccitazione sessuale. Infine, essa coinvolge la relazione, oltre al puro soddisfacimento dei bisogni. 


Ciò che comunemente si intende per procreazione è anche una fonte di piacere, una fonte naturale di relax e conferma i propri interessi di genere, l’autostima e il senso di attrazione ai fini di un’intimità reciprocamente appagante.

La World Psychiatric Association ha definito la salute sessuale come “una condizione dinamica e armoniosa che coinvolge le esperienze erotiche e riproduttive e conduce al raggiungimento di un senso di benessere fisico, emotivo, interpersonale, sociale e spirituale. Essa riguarda scelte culturalmente informate, libere e responsabili oltre che una struttura etica; non semplicemente l’assenza di disturbi sessuali.” La sessualità è l’aspetto centrale del benessere umano lungo tutto il percorso di vita e attraversa il sesso, l’identità di genere e i ruoli, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. Essa si esprime attraverso pensieri, fantasie, desideri, atteggiamenti, valori, comportamenti pratiche, ruoli e relazioni. Anche se la sessualità può includere ognuna di queste dimensioni, non tutte sono sempre esperite o espresse, in quanto essa è influenzata dalle interazioni di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, etici, legali, storici, religiosi, spirituali. È quindi evidente che il loro impatto accompagna l’individuo sin dall’infanzia e dall’adolescenza, quando le fantasie cominciano ad esprimersi sulla base delle esperienze vissute, del contesto di provenienza e di eventuali esperienze traumatiche che possono subentrare. 


Ciò che ci fa eccitare è la fantasia masturbatoria centrale, ossia la fantasia che si utilizza per masturbarsi, eccitante perché in quella fantasia è contenuto il capovolgimento della situazione di esclusione, vissuta nella relazione genitoriale e parte del complesso edipico (Rosso). 


Secondo Laufer (1976) la risoluzione del conflitto edipico consiste nel fatto che le principali fantasie sessuali di identificazione si fissano nella mente sin da bambini ed è in quel momento che si stabilisce anche la nostra immagine corporea, ma è solo in adolescenza che il contenuto dei nostri desideri sessuali e delle nostre identificazioni edipiche verranno integrate alle nostre credenze in ciò che si ritiene essere un’identità sessuale irreversibile… l’autore individua come la funzione principale dell’adolescenza sia quella di stabilire il nostro orientamento sessuale … una volta stabilito ciò verso la fine dell’adolescenza, significa che non ci sarà altra scelta possibile a nessun tipo di compromesso interiore (come invece è avvenuto fino a questo momento). Ciò che vediamo nei giovani adulti, almeno in termini di psicopatologia, è il risultato della frattura del processo che ha luogo nel corso di tutta l’adolescenza (Laufer 1976, p. 298; Laufer’s emphasis throughout). 


Laufer suggerisce che la comprensione di questo procedimento ci permette di comprendere anche il risultato dello sviluppo sessuale dell’adolescente perchè: “il modo in cui il contenuto della fantasia centrale masturbatoria si integra alla struttura sessuale finale della persona verso la fine dell’adolescenza, riflette il modo in cui l’adolescenza è in grado, alla fine di questa fase evolutiva, di integrare la sua genitalità fisicamente matura, come parte della rappresentazione del suo stesso corpo” (p. 299). 


Ad ogni modo, la costituzione delle fantasie sessuali masturbatorie nascono dal complesso edipico. Inoltre, in termini del futuro orientamento sessuale e della struttura sessuale finale della persona, la risoluzione del complesso edipico stabilisce quella che potrebbe essere definita la ‘principale fantasia sessuale masturbatoria’—i cui contenuti rappresentano i bisogni regressivi e le principali identificazioni sessuali. Comprendere il contenuto di questa fantasia ha un significato speciale nella comprensione di uno sviluppo normale o psicopatologico; e il modo in cui questo contenuto sia parte o interferisca con il normale sviluppo dell’adolescenza si potrà vedere poi nell’adulto.” (p. 299). Secondo Colarusso (2012) la masturbazione continua per tutto il ciclo di vita e rappresenta il principale modo per integrare atteggiamenti, impulsi sessuali nuovi e in evoluzione con le esperienze che sono inevitabilmente parte della sessualità in quanto processo di sviluppo. 


Durante il periodo di latenza il contenuto di questa fantasia rimane inconscio, ma viene espresso sotto forma di sogni, giochi, credenze e relazioni (A. Freud 1965). La pubertà rappresenta il momento in cui il contenuto di questa fantasia assume un nuovo significato. Secondo Laufer i normali comportamenti adolescenziali sono il riflesso degli sforzi che l’adolescente fa per trovare nuove modalità per integrare la sua fantasia sessuale masturbatoria con la sessualità. 


A tal proposito è importante sottolineare che eventuali esperienze traumatiche (es. abusi fisici o sessuali, di natura etero o omosessuale) possono entrare prepotentemente a far parte delle fantasie dei nostri giovani adolescenti e creare un importante conflitto interiore per la loro accettazione, cosa che può ripercuotersi lungo tutto il perso di sviluppo e nei casi più gravi condurre anche a comportamenti sessuali a rischio o crimini di natura sessuale. Il professionista che si occupa di educazione alla sessualità dovrebbe conoscere questi rischi e trovare una modalità adeguata per mettere i giovani nelle condizioni di conoscere le proprie fantasie e indicargli come farvi fronte nel caso in cui le stesse siano riconosciute come egodistoniche.

Educazione all'affettività e alla sessualità
Educazione all'affettività e alla sessualità
Affrontare il tema della sessualità in adolescenza
A cura di: Carlo Rosso, Antonella Contarino, Massimo Bartoli, Marco Corica, Simone Magno, Marcello Paltrinieri, Sofia Minni, Domiziana Ponticelli, Veronica Tatti, Erica Cosentino, Daniele Di Meglio, Elena Santucci, Maura Garombo La richiesta di interventi educativi rivolti ad adolescenti in merito all’infinito crogiulo della loro sessualità tesa traemozioni, modi di pensare, bisogni di essere, capacità di desiderare e modi di godere, è in rialzo. A sollecitarlisono spesso insegnanti o genitori in difficoltà verso l’esplosione quasi epidemica delle nuove espressioni divarianza di genere dei loro allievi e figli. Gender fluid, Genderqueer, Agender, Bigender, Transgender,Greygender, Crossdresser, Drag Queen, Drag King, sono terminologie che, oltre ad indicare particolari posizioniassunte dall’adolescente rispetto al tradizionale binarismo di genere, incombono enigmaticamente su genitoridisorientati. In questo confuso contesto di bisogni e aspettative accade pure che si confonda l’agire educativo conl’atto terapeutico. Si auspica che il primo operi anche nella direzione del secondo, ma è bene tenere distinti icampi.