T Talento Trappole Tempo
Cerca di capire se il tuo talento potrà essere valorizzato nell’azienda, in quella posizione. Ormai lo avrai capito: sfruttare i propri talenti, i propri punti di forza, significa fare passi da gigante ed essere molto molto più utile all’azienda (o a te stesso se decidi di metterti in proprio). Chi non apprezza un candidato che cerca di esprimersi al meglio... non si merita candidati. Se ti chiedono qualcosa che non sai, durante il colloquio, piuttosto che arrampicarti sugli specchi, dillo chiaramente. Fai domande per capire meglio cosa ti stanno chiedendo e se non sai, dillo. Nessuno vuole assumere persone che fanno finta di sapere. Sono pericolose nel team, peggio delle persone che non sanno fare qualcosa. Pensaci bene: ti danno un compito che non sai svolgere:
A) lo dici subito;
B) non lo dici e cerchi di arrangiarti per paura di fare brutta figura;
C) dici di non saper svolgere quel compito, ma che se ti spiegano, sicuramente imparerai a farlo.
Chi assumi? Chi vuoi nel tuo team? C, o C o... C? Bene, veniamo alle trappole. In questo frangente, colloquio di lavoro, una trappola può essere il nervosismo. Se ti senti nervoso, piuttosto che fare finta di niente (intanto si vede se siamo nervosi) molto meglio dirlo con frasi del tipo
in effetti essere riuscito a ottenere questo colloquio mi rende un po’ nervoso/a… sa è uno dei primi (se è vero)
oppure
non mi sembra vero avere questa opportunità.
Ricordati che la persona davanti a te non è un ufo. Magari può sembrarlo ma non lo è. Magari ci è passato anche lui e ti capisce più di quanto tu possa credere. Valuterà più la tua personalità, le tue reazioni, la tua attitudine rispetto alla tua preparazione. Vedi, la tecnica te la possono insegnare, l’attitudine no. Se poi hai sia l’attitudine sia la formazione, allora sei il candidato ideale. Dipenderà poi dalla concorrenza. Poi le trappole “solite” cioè i consigli di persone che sono abituate a perdere, a giocare per pareggiare o non perdere, persone che non sognano, non si impegnano per migliorarsi e quindi vogliono vederti comportare come loro. Non sono necessariamente cattive ma non sono te. Prendi consigli solo da persone che hanno successo nella materia in cui vuoi essere consigliata/o. Mi raccomando. Se sei in fase di ricerca, post laurea, datti un tempo, un ritmo per le tue giornate, e obiettivi giornalieri. Che tu abbia tutta la giornata libera, che tu abbia solo un ora al giorno a disposizione (perché magari stai lavorando altrove), trova il tuo ritmo e metti a calendario le azioni da fare (cercare annunci che rispecchiano quello che cerchi, studiare le aziende che hanno messo gli annunci, preparare lettere di presentazione “ah hoc” per quella azienda, spedire lettera e cv, telefonare per chiedere se hanno ricevuto la tua mail e info sul percorso di selezione: quanto dura, quanti colloqui sono previsti, entro quando vorrebbero scegliere il candidato/la candidata da assumere. A cosa ti serve? Ti ho sentita. Ti serve perché te lo scrivi sul calendario, e se vogliono concludere la prima parte di selezione (da CV al primo colloquio) entro fine mese, puoi decidere di telefonare la settimana dopo la scadenza per chiedere se hanno effettivamente finito e quindi non sei passata passato al turno successivo di selezioni o se hai ancora una speranza. Sì, ho sentito, e perché? Perché se ti interessa ti interessi. In quanti lo fanno? Pochissimi. Alcuni per paura di sentirsi dire che non sono passati, alcuni perché proprio non interessati. Nessuno di questi due atteggiamenti ti aiuteranno. Potresti anche chiedere perché non sei stato selezionato o selezionata. Non ti aspettare sempre una risposta, ma dipende con chi stai parlando, potresti avere una sorpresa. Inoltre, potresti anche aver ricevuto altre proposte, e vuoi sapere entro quanto rispondere alla BCD. Mi spiego meglio: se il mio sogno è essere assunto alla Maserati ma non mi stanno richiamando (ho mandato il cv, oppure ho fatto il primo colloquio), e mi chiama la Mercedes, dal momento che preferirei Maserati, li richiamo per sapere se sono ancora in corsa per il posto. Altrimenti accetto subito Mercedes. Se in Maserati mi dicono che entro 15 giorni finiranno le selezioni e avrò la mia risposta, potrò cercare di prendere tempo con Mercedes. Se Maserati è nel tuo cuore, ma non passi oggi, non significa che non potrai riproporti tra qualche anno. E nel frattempo l’esperienza maturata nello stesso mercato ti sarà più che utile. Giusto? Scusami se faccio sempre esempi da ingegnere, ma non vorrei usare esempi a sproposito, e con ABC DCE come sigle, gli esempi mi sembrano troppo impersonali. Piccola parentesi: ho sentito, da più di un responsabile HR, che molti ragazzi non usano volentieri il telefono per telefonare. Se anche tu hai questa difficoltà, renditi conto che sul mondo del lavoro non si chatta, si telefona, non si videochiama solamente, ci si incontra. Inizia ad allenarti. Anche solo a telefonare agli amici invece delle chat, vedrai che prenderai confidenza col telefono, e poi chiamare le aziende sarà più semplice, molto più semplice. Se non sai una cosa, è solo perché non te l’hanno ancora insegnata o semplicemente non l’hai ancora fatta. La soluzione è semplice. Fare. Parlando con responsabili del personale ho anche sentito – con mio grande stupore che c’è chi fa rispondere i genitori al proprio cellulare, e lascia che i propri genitori si facciano proprio tutta la telefonata. Non cose del tipo
mio figlio al momento è impegnato, a che ora posso fare richiamare?.
Se sei tu, e stai leggendo questo libro, una domanda: chi andrà a fare il colloquio? La risposta che hai dato molto probabilmente non è “mio padre/mia madre”, vero? Probabilmente hai risposto che andrai tu. Invece ti stupirai, ma nessuna delle risposte è esatta. Perché nessun responsabile del personale sano di mente vorrà investire il proprio tempo con un candidato che non risponde nemmeno al telefono.